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La sfida zootecnica dei prossimi anni che influenzerà la salute e la produttività nel settore degli allevamenti industriali, sarà poter controllare lo stress ossidativo degli animali d’allevamento  associando nello stesso momento prodotti alternativi all’uso di antibiotici ( antibiotic-free) in modo da contenere le principali problematiche dall’apparato digerente mediante l’impiego di prodotti naturali  e l’impiego di fitoderivati al grado di purezza e concentrazione endocellulare ottenuti “meccanicamente” senza l’impiego di “contaminanti chimici” come i solventi con  ricadute sulla salute degli animali, dell’ambiente e delle persone associando tra loro polifenoli, bioflavonoidi, lavorati di piante officinali ad azione antinfiammatoria e medicamentosa, MCFA ( acidi grassi a media e corta catena esterificati con glicerolo) associati a dei controllori e stimolatori del microbioma del digerente come i pre-postbiotici  (Dr. Giulio Gabaldo  – 2018)

Meccanismo d’azione battericida deGLI MCFA

(by Ward Dean, MD and Jim English – 2013)

L’azione antibatterica dell’acido dipende dal variare del pH in generale. A bassi valori di pH aumentano la concentrazione degli MCFA. Gli MCFA (<C4) per entrare nella cellula batterica hanno bisogno di essere nello stato indissociato. Dopo l’entrata nella cellula, l’alto valore di pH intracellulare comporta la loro dissociazione. L’abbassamento del pH interno sconvolge poi il normale metabolismo (Ricke, 2003).  Quando invece il pH si alza,  perde totalmente questa capacità. Di conseguenza l’azione antibatterica si esprime solo se l’MCFA resta non dissociato cioè in un ambiente <4,5. Quando il pH si alza ± 7, (seconda parte dell’intestino) gli MCFA perdono questa capacità e per entrare necessitano dell’azione delle aguaporine che sono delle proteine intrinseche  che si trovano nella parete della membrana cellulare e che consentono il flusso dell’acqua in senso bidirezionale. Sono state identificate due famiglie di acquaporine:
a) Acquaporine specifiche: consentono solo il trasporto dell’acqua. Il canale è infatti costituito esclusivamente da aminoacidi, i quali legano solo molecole d’acqua mentre altri ioni e molecole non passano attraverso questo canale.
b) Acquagliceroporine: anche queste consentono il passaggio dell’acqua, ma a differenza delle precedenti, consentono il passaggio di glicerolo e di altre molecole neutre ad esso collegate.

Composizione chimica degli Esteri MCFA  esterificati con glicerolo  ( by  SILO – SpA- FI)

1) Gli MCFA non esterificati possono avere un’azione antinfiammatoria ed anti-batterica solo nel 1° tratto dell’intestino (tenue n° 2) dove il pH è ancora basso  ( ± 4 ). Dopo di che, con il bilanciamento   del pH da parte della bile a pH ± 7,  diventano inattivi. Aumentando i dosaggi, si provoca inappetenza ed un’azione corrosiva sulla parete intestinale.

 

2) Gli MCFA esterificati con il glicerolo, avendo un legame covalente stabile possono “scendere” nella parte inferiore dell’intestino (grasso n° 3  e 4) in forma inalterata e per mezzo del meccanismo delle aquagliceroporine possono “agganciare” i germi patogeni (impiegando il glicerolo come “carrier di trasporto”)

Conclusioni
: mediante l’impiego di esterificati con il glicerolo di MCFA si ottiene un’efficace azione antibatterica senza l’uso di antibiotici ( antibiotic free) sulle principali famiglie patogene intestinali di suin,avicoli, cavalli, ecc (Coli, Clostridi, Salmonelle, Brachispira, Rhodococcus , ecc.) ottenendo contemporaneamente un’azione antinfiammatoria senza nuocere alla popolazione lattica positiva dell’intestino

 

 

 

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